trio
Alzo il tiro terza parte

25.03.2019 |
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"La tensione e’ altissima, si capisce che tra poco cio’ che dovra’ accadere non potra’ piu’ essere rinviato, certo il merito va’ tutto a Pascal, sapientemente..."
La tensione e’ altissima,si capisce che tra poco cio’ che dovra’ accadere non potra’ piu’ essere rinviato,certo il merito va’ tutto a Pascal,sapientemente la fatta sciogliere con quella sua doppia azione di lingua e di dita G. ha perso ogni freno inibitorio,si avvinghia e si contorce in un amplesso che li vede ancora vestiti ma in pieno orgasmo,ad un certo punto G. a malincuore stacca la sua bocca dalla sua volendo di riempirla di altro,ed e’ cosi’ che le sue mani cominciano a lavorare per tirare giu’ la zip dei pantaloni,l’operazione non e’ facile poiche’ il cazzo di Pascal e’ durissimo e impedisce la fuori uscita,ma lei con grazie ci riesce e prende in mano il suo cazzo,lo ammira mentre se lo palpa con le sue dita,poi si china verso il suo ventre e lo fa’ sparire dentro la sua bocca.Io e Thomas siamo allo sbando,in passato piu’ volte avevo visto di queste scene,ma avere accanto a me uno spettatore, mi ubriacava.
Era iniziato un rito che stordiva la mia G.avere un cazzo in bocca per lei era una passione,la mandava in trance,intorno per lei c’era il vuoto,niente la poteva piu’ fermare se non quando lo faceva sborrare e poi diligentemente prendersi cura di pulire in fondo, e’ sempre stata golosa di sborra.
Il pompino va avanti mentre Pascal piano piano tira a se la gonna lasciando in mostra un paio di mutandine scompostamente messe li’ a non potere piu’ coprire nulla,e facendosi largo fra esse infila due dita nella sua figa fradicia di umori,lei gradisce,il suo culetto e’ all’aria e si dimena come se fosse in cerca si altro.
Con la mano libera,Pascal fa’un cenno di invito,non ben definito a chi fosse rivolto,alche’ con mio cenno del capo faccio intendere a Thomas”VAI”!!!!!!!!!!
Lui, mettendosi in ginocchio poggia le sue mani sulle natiche come per aprirle e facendosi largo fra le mutandine le ficca la lingua sulla figa.
Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh e’ il solo gemito che si sente.
Il ragazzo ci sa fare,bastano pochi attimi e G. scoppia in un orgasmo inverosimile,lui staccandosi sente il bisogno di asciugarsi la bocca e il viso da quella quantita’ enorme di sborra,pochi attimi e riprende il lavoro,lei continua a godere a dimenarsi a pompare il cazzo,poi gira il capo,forse vuole vedere a chi appartiene quella lingua,forse vuole fare un invito a osare di piu’.
Il tempo di tirare giu’ i pantaloni e ‘dentro la figa arriva un bastone di enorme dimensione.
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh diventa il gemito.
E comincia un entra ed esci che se ne frega delle buone maniere,tutt’altro e come se la volesse spaccare in due.
“PORCI”riesce a dire G. staccandosi un attimo dal cazzo.
“VENGO”dice lei staccandosi dai due cazzi.
Si siede, guarda noi due, guarda Pascal e gli dice “TI AMO PORCO”
Ed io direte Voi.
Stavo a guardare,non mi ero fatto neanche una sega, per non distrarmi,avevo troppa voglia di essere spettatore inerte di uno spettacolo che aspettavo di vedere da troppi anni.
D’altronde il tempo per divertirsi c’era ancora,la notte era ancora lunga
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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